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L’eco della protesta anni ‘60
Quello
che
avete
tra
le
mani
è
un
numero
“monografico”
dell’Eco
di
Roccasecca,
sostanzialmente
dedicato
alle
canzoni
cosiddette
di
protesta
che
negli
anni
’60
hanno
fatto
da
colonna
sonora
agli
avvenimenti
che
velocemente
si
sono
susseguiti
coinvolgendo
in
prima
persona
un’intera
generazione
di
“giovani”
come
forse
mai
prima
d’ora
era
accaduto.
Anche
nel
2009
l’Eco
di
Roccasecca
di
Agosto
uscì
in
edizione
monografica
dedicata
a
Fabrizio
De
André
a
10
anni
dalla
morte,
quindi
niente
di
nuovo
sotto
…
il
sole.
Era
da
tempo
che
pensavamo
di
rimettere
mano
alle
puntate
che
pubblicammo
verso
la
fine
del
secolo
scorso
sull’argomento,
dando
alle
stesse
una
nuova
veste,
legandole
con
maggiore
organicità,
rendendole
un
discorso
unico
superando
la
suddivisione
in
6
puntate.
Ricordo
ancora
la
soddisfazione
che
provammo
quando
un
professore
di
musica
di
una
scuola,
mi
sembra
in
Veneto,
ci
chiese
il
permesso
di
utilizzare
quelle
6
puntate
come
spunto
per
delle
lezioni
sull’argomento!
Approfittando
della
ricorrenza
dei
50
anni
da
quel
famigerato
e
a
più
riprese
celebrato
1968,
a
cui
un
po’
tutte
le
testate
hanno
dato
spazio
quest’anno,
abbiamo
finalmente
rimesso
mano
al
progetto.
Naturalmente
non
era
possibile
in
21
paginette
dare
una
visione
esaustiva
delle
canzoni
di
protesta
degli
anni
60,
ma
abbiamo
provato
a
rievocare
i
nomi
più
rappresentativi
affiancando
le
traduzioni
dei
testi
delle
canzoni.
Un
tempo
avremmo
allegato
un
cd
con
brani
selezionati,
ma
nel
2018
pare
sia
più
consono
indicare
i
link
che
vi
condurranno
in
un
attimo
sul
web
al
filmato
desiderato.
Il
caldo
di
questi
giorni
è
puramente
climatico,
ma
leggendo
queste
pagine
ed
ascoltando
quelle
canzoni
sentirete
di
nuovo
un
altro
tipo
di
calore,
dalla
memoria
torneranno
vivi
gli
slogan
urlati
nelle
strade,
il
rumore
di
piedi
che
caricano,
di
piedi
che
corrono,
i
megafoni,
le
grandi
moltitudini
nelle
piazze
e
nei
grandi
raduni
musicali
all’aperto
e
come
tappeto
sonoro quei brani ormai consegnati all’immortalità. Buona lettura e… buon ascolto a tutti.
Il Direttore