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E quei pochi frammenti che ci sono arrivati spiegano appieno le situazioni e gli umori di questi
poveri Cristi che pativano le pene dell’ammore.
Alzando gli occhi al cielo
vedde ‘na stella
I nen sapendo a chi l’assomigliare
L’assomiglio a te ragazza bella
E come canto’ nonno Nicola a nonna Rosa, forse 150 anni fa:
Pe’ maritare sta bella signora
Ci vuole il cavallo di Costantino
Tutta la saggezza di Salomone
E di San Tommaso
che sa parlar lingua latina
Da questi versi traspare tutta la sua rabbia, visto che i genitori di lei volevano un miglior partito
per la loro figlia. Per fortuna dei discendenti ed in particolare per la mia, il matrimonio si fece.
Gianfranco Molle
Rarissimo esempio di disco dedicato ad esecuzioni
popolari di stampo “ciociaro”
(Archivio dell’Eco)