I "Personaggi" della Musica Leggera
(quinta puntata)
Quinta puntata dei "Personaggi" del mondo della canzonetta, quelli con la "P" maiuscola. Il successo della rubrica è stato talmente rilevante, che è divenuta una delle poche "fisse" che resistono, contrariamente ad altre che a volte, per motivi di spazio, devono cedere il passo ad altri articoli.
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Niente perdite di tempo, dunque! Partiamo col primo individuo. Vi ricordate che nella scorsa puntata vi parlammo di tale Roberto Ferri che incise per quella casa discografica del Lichtenstein con uffici a Lugano, la P.D.U. ("Platten Durcharbeitung Ultraphon")? Ebbene, un altro giovin virgulto suo compagno di incisioni era Giuliano Giraldi, nato a Cervarese Santa Croce (Padova) nel 1947. Le note biografiche distribuite dalla PDU dicono che egli riuscì, cantando, a liberarsi del suo complesso che gli derivava a causa del suo fisico troppo abbondante. Dopo aver inciso "Bianco natale" pubblicò "Hush", versione italiana (!!!) di "I want to be free". Da allora "Chi lha visto?" |
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Leonardo, in camicia fucsia,
era un cantautore, uscito alla "Ribalta per il Festival di Sanremo 1965". Non lo
ricordano in molti, eppure incise diversi dischi, tra cui la metereologica "Pioggia
nelle strade", "Giù in città", "Jonathan" e
lautobiografica "Lerba verde di casa mia".
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E veniamo ad una giovane pulzella dal nome esotico: Tihm (niente a che vedere con Telecom Italia Mobile!). Chi fu costei? Presto detto. Anche lei faceva parte della scuderia della P.D.U.; nel suo caso le note della casa discografica ci lasciano un po' perplessi. Si dice che "Tihm è un nome darte, ma sta benissimo alla ragazza che lo porta. Ricorda vagamente il mondo incantato descritto da Kipling nei suoi celebri libri per ragazzi". Ma quel personaggio non si chiamava "Kim"? Cosa centra Tihm! Comunque, da padre marocchino e madre non si sa di dove, Tihm (nome vero chissà chi lo sa) nacque a Londra il 5 marzo 1950. Trasferitasi a Milano fu scoperta e lanciata da Mina. Ottenne un discreto successo con il disco "Dimenticando il mondo" con retro "Senza catene" (versione italiana della celeberrima "Unchained melody").
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La chiusura questa volta spetta a Vasso Ovale, già presente sul nostro giornale grazie ad una copertina messaci a disposizione tempo fa dalla "Abba The Koll". Figlio di Achille, direttore dorchestra, divenne ben presto eccellente esecutore di brani che sono rimasti a lungo nei juke-box, come best-sellers assoluti: "Pietà" del 1963, "Non ti cerco più" di assoluto valore internazionale, "Treni, navi e aerei" per modellisti, "Tutti hanno una ragazza", che gli provocò una messe di insulti da quanti erano soli ed infine la sobria "Un amore grande". Ecco, Vasso Ovale è un "Personaggio" che vorremmo rivedere in concerto a Roccasecca! |