Amici
dell’Eco,
questa
volta
vi
porto
con
me
in
un
viaggio
piuttosto
esotico,
nel
Mexico.
Sono
tornato
la
settimana
scorsa
(1
settembre)
dallo
Yucatan
e
con
tanto
entusiasmo
mi
accingo
a
scrivere
la
mia
storia.
Questa
volta
sono
andato
con
le
mani
in
tasca,
senza
l’apparato
fotografico
che
era
parte
del
mio
equipaggiamento
nel
passato,
con
la
famiglia
di
sette
persone:
mia
moglie
tedesca,
mia
figlia
anche
tedesca,
mio
figlio
nato
in
Scozia,
il
marito
di
mia
figlia
australiano
e
le
due
nipotine
inglesine…
ed
io,
il
colpevole
di
tutto
questo…
io…
Italiano!
Ogni
anno
siamo
presenti
nel
Mar
Dei
Caraibi
per
le
vacanze.
Questi
posti
sono
a
me
familiari
perché’
nel
passato
li
avevo
conosciuti
nei
miei
viaggi
di
lavoro.
Parlo
della
costa
occidentale
della
penisola
dello
Yucatan
<Costa
Maya>
e
in
particolare
del
complesso
balneare
BARCELO’
COLONIAL,
non
tanto
distante
da
Tulum
(la
cui
particolare
posizione
sulla
costa
a
picco
sul
mare,
ha
fatto
sì
che
fosse
la
prima
città
Maya
ad
essere
avvistata
dagli
spagnoli
nel
marzo
del
1517,
ndr).
Questa
resort
ha
enorme
espansione
di
costa
di
due
baie
di
circa
3
km,
di
una
spiaggia
con
sabbia
compatta
e
migliaia
di
piante
di
cocco;
ogni
cliente
ha
la
sua
pianta,
quindi
la
sua
ombra
(
non ci sono ombrelloni), tantissime sedie, ce n’è per tutti.
Ancor
più,
i
colori
del
mare
sono
roba
da
sogno
e
si
può
(n.- 85 dicembre 2012Testo e foto di Roberto Matassa
20
pag.1/4
pag.1/3