camminare
dalla
riva
per
lo
meno
150
metri
senza
affondare.
Io
che
ho
una
bella
età
<non
ve
lo
dico>
ho
passato
ore
e
ore
in
acqua
e
mi
sono
ammollato
come
il
BACCALA’.
Quest’anno
sono
stato
un
poco
più
avventuroso
e
più
coraggioso!
Ma
la
mia
metà
mi
guardava
sempre
dalla
riva
da
tanta
distanza.
Il
fatto
è
che
a
ottobre
dell’anno
scorso
ebbi
una
brutta
esperienza
a
causa
di
un
mulinello
e
a
venirmi
a
soccorrere
fu
il
SALVAVITA;
io
gli
proposi
di
mettere
sulla
torretta
la
bandiera
della
Ferrari
e
quest’anno
mi
ha
riconosciuto
e
mi
ha chiesto come va la Ferrari!
Questo
benedetto
Mexico
mi
ha
affascinato
da
trent’anni
fa
quando
feci
il
primo
viaggio,
indimenticabile;
questa
nazione,
quasi
cinque
volte
più
grande
dell’Italia
con
tante
regioni
di
etnia
e
di
cultura
diversa
che
io
purtroppo
ancora
cerco
di
capire.
Simpaticissimi
i
messicani,
per
umore
e
per
la
musica,
specialmente
le
canzoni
dei
mariachi
e
i
canti
tipici
a
Oaxaca.
Se
si
entra
nel
Palacio
National
a
Città
del
Messico,
si
può
apprezzare
la
storia
di
questa
nazione
dai
tanti
murali
del
famoso
Diego
Rivera,
potete
tranquillamente
guardarli
su
internet.
E
che
dire
poi
dei
famosi
caratteri
della
rivoluzione,
Pancio
Villa,
Emiliano
Zapata,
di
cui
ho
visitato
la
casa
a
Morelia
e
dei
tanti
eroi
della
nazione.
Praticamente
avevo
visto
tantissimo
ma
non
abbastanza.
Ora veniamo al punto …
MARE
NOSTRUM….
E
perché’.
Dalla
riva
si
intravvedevano
tante
teste
vagare
in
gruppetti
e
più
mi
avvicinavo
e
più
sentivo
parlare
Italiano,
sapete
il
mare
rende
il
suono
delle
voci
più
schiette.
Poi
più
in
là
altri
e
ancora
altri
finché
spontaneamente
dicevo
“Mare
Nostrum”.
Avvicinatomi
ancora
un
po’,
dissi
loro
“per
favore
mi
dite
chi
è
rimasto
in
Italia?”,
sembrava
che
avessero il dominio di questo mare.
Bellissime
famigliette
dal
Nord
Italia,
tanti
abruzzesi
e
tanti
giovani
napoletani,
ma
devo
dire
che
erano
tutti
tranquilli
e
rispettosi!
Mare
Nostrum,
come
che
la
nostra
penisola
si
fosse estesa fin nel Mar Dei Carabi.
Nello
Yucatan
non
ci
sono
fiumi
in
superfice
bensì
nel
sottosuolo
e
si
possono
esplorare
calandosi
nelle
CENOTE,
grotte
di
acqua
pura,
chiara
e
dolce,
più
o
meno
a
una
trentina
di
metri
nel
sottosuolo.
L’esperienza
di
XCARET
è
unica
per
quanto
riguarda
le
escursioni
nelle
grotte
sotterranee.
XCARET
è
un
sito
archeologico
creato
sui
resti
della
città
dal
medesimo
nome
(in
lingua
maya
significa
“piccolo
stretto”)
nata
ai
tempi
della
civiltà
Maya,
come
porto
per
la
navigazione
e
come
centro
commerciale.
Allora,
ci
si
può
buttare
in
queste
Cenote,
poi
ci
si
lascia
trascinare
dal
fiume
per
una
lunga
distanza
uscendo
alla
riva
sul
mare.
Tutti
noi
sette
di
famiglia
l’abbiamo
fatto,
però
col
salvagente
al
collo,
io
solo
mi
sentivo
a
disagio
quando
non
toccavo
il
fondale
e
non
avevo
appigli
dove
aggrapparmi
in
quelle
caverne,
a
volte
nel
buio
tra
le
estalactitas;
mi
dicevano
“lasciati
trascinare
dalla
corrente”
ma
non
era
vero,
bisognava
nuotare
ed
io
invece
ero
lì
come
un
peperone
a
galla.
Alla
fine
della
prima
rampa
sono
uscito
da
quella
esperienza,
l’acqua
non
era
gelida
ma
era
fredda,
vedevo
le
mie
nipotine
sguazzare
qua
e
là
e
anche
mia
moglie
con
tanta
confidenza io invece uscivo sconfitto!
Però
avevo
fatto
almeno
300
metri.
Se
qualcuno
mi
domandava
la
mia
età
si
sarebbe
meravigliato.
Un
poco
di
spavalderia !!! perché’ no!!!!
Dopo,
nella
piscina
Jacuzzi
di
circa
venti
metri
quadrati
mi
stavo
consolando
con
una
compagnia
ancora
di
italiani,
stavolta
napoletani
in
viaggio
di
nozze;
quando
ho
detto
“mamma
mia
che
macello,
datevi
da
fare,
fate
bambini
perché
i
cinesi
in
Italia
arrivano
col
paracadute!
Che
gioventù
dei
tempi
di
oggi!
Ragazze
bellissime
e
tonde
ed
Mare nostrum (Roberto Matassa)
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