che
sicuramente
implementava
anche
l’identifi-
cazione
dello
stabilimento
di
San
Vito
con
il
nostro
paese.
Le
maglie
del
Roccasecca
1965,
con
il
logo
Ceramica
Scala
sul
petto:
da
sinistra
Antonio
Di
Vito,
il
portiere
Domenico
Merolle
detto
Zi
Duminic,
i
due
spietati
terzini
Gino
Merolle
e
Bruno
Munno
detto
Brunello,
zio
di
Ferdinando
Munno.
Dietro
si
intravede un giovanissimo V alerio Giannichedda.
Al
riguardo
negli
anni
Ottanta
proprio
al
nostro
Web
Master
fu
chiesto
di
curare
la
registrazione
di
un
Inno
dello
Stabilimento
ad
uso
e
consumo
della
squadra.
L’inno
ufficiale
fu
registrato
da
Gianfranco
in
uno
dei
capannoni
della
fabbrica,
suonato
dalla
Banda
musicale
di
Roccasecca
con
il
coro
delle
maestranze
stesse.
Della
composizione
musicale,
che
veniva
suonata
anche
all’interno
dello
stabilimento
ed
utilizzata
nelle
trasferte,
furono
prodotti
su
vinile
a
45
giri che sono ancora in circolazione.
Molti
abitanti
di
Roccasecca
ancora
ricordano
il
suono
della
sirena
della
fabbrica
che
si
udiva
distintamente
in
paese
e
che
per
anni
ha
scandito
i
ritmi
delle
nostre giornate.
Insomma
l'Ideal
Standard
negli
anni,
anzi
nei
decenni,
è
diventata
una
vera
istituzione,
sul
nostro
territorio.
Nei
giorni
scorsi
ho
letto
quanto
ha
scritto
Donato,
altro
mio
vecchio
amico
d'infanzia
giunto
ai
40
anni
di
lavoro
in
Ideal
Standard.
Parole
che
mi
hanno
colpito
e
che
definiscono
il
peso
che
questo
stabilimento
ha
avuto,
anzi
speriamo
che
abbia,
sul
nostro
territorio
:
"Oggi
-
scrive
Donato
-
con
la
puntualità
di
sempre,
ho
percepito
la
481esima
busta
paga
della
mia
vita
lavorativa,
frutto
di
quarant’anni
ed
un
mese
di
lavoro
in
quella
che
per
decenni
è
stata
una
grande
azienda,
una
portaerei
-
corazzata
nel
proprio
settore,
che
purtroppo
scelte
puramente
economiche,
oserei
dire
scellerate,
hanno
ridotto
ad
una
carretta
del
mare,
fino
a
decidere
la
rottamazione
dello
storico
stabilimento
di
Roccasecca.
Quella
di
oggi
è
stata
senza
dubbio
la
busta
paga
più
amara,
perché
è
arrivata
insieme
alla
comunicazione
ufficiale
dell'avvio
della
procedura
per
la
dismissione
del
sito
produttivo
di
Roccasecca.
Ora,
a
meno
di
ipotetici
miracoli,
ci
sarà
un
calvario
di
75
giorni
e
poi
il
baratro
della
disoccupazione
per
circa
320
dipendenti
a
cui
andranno
ad
aggiungersi
i
lavoratori
dell'indotto
arrivando
a
circa
500
persone
che
restano
senza
lavoro".
Un
autentico
dramma
che
arriva
per
di
più
proprio
a
ridosso
delle festività natalizie.
Donato
parla
con
orgoglio
della
sua
azienda,
definendola
una
"portaerei
-
corazzata".
Ecco
questa
è
l'immagine
che
l'Ideal
Standard
ha
fornito
sul
nostro
territorio
per
mezzo
secolo.
Una
corazzata
che
adesso
è
sull'orlo
del
naufragio,
che
si
è
pericolosamente
inclinata
in
mare
aperto
minacciando
di
trascinare
nell'abisso
centinaia
di
lavoratori
con
essi
le
loro
famiglie.
In
questi
giorni,
da
quando
è
scattato
l'allarme,
c'è
stata
una
forte
mobilitazione
a
sostegno
dei
lavoratori
a
rischio
licenziamento.
Politici
di
ogni
partito,
o
meglio
di
ogni
fazione
dato
che
in
questo
periodo
è
sempre
più
difficile
distinguere
i
veri
confini
di
un
partito,
sindaci,
esponenti
delle
istituzioni,
marce,
fiaccolate,
addirittura
la
celebrazione
della
Messa
davanti
ai
cancelli
dello
stabilimento.
Commovente
la
partecipazione
della
gente,
espressione
di
un
territorio
da
anni
martoriato.
Anzi
direi
saccheggiato,
viste
le
vicende
afferenti
lo
stabilimento
SAF
di
Colfelice
ma
in
realtà
a
due
passi
da
Roccasecca.
Una
vicenda
inquietante
sin
dal
suo
avvio,
tanti
anni
fa
con
la
costruzione
dell'impianto,
una
storia
che
meriterebbe
di
essere
raccontata
per
filo
e
per
segno
e
che
tanto
ha
inciso
e
incide
sulla
salute
e
sulla
qualità
della
vita
della
zona.
Tornando
alla
dismissione
dell'Ideal
Standard la speranza è l'ultima a morire.
Vorrei
chiudere
questo
dolente
pezzo
tenendo
accesa
la
fiammella
di
questa
speranza.
E'
dura,
anzi durissima.
Mi
rendo
conto
che
parlandone
senza
esser
direttamente
coinvolti
si
corre
sempre
il
rischio
di
scadere
nei
luoghi
comuni,
o
peggio
di
essere
tacciati,
di
una
sorta
di
sciacallaggio.
Ma
una
vicenda
così
dolorosa
e
così
impattante
per
Roccasecca
e
il
suo
territorio
deve
trovare
spazio
sulle
pagine
dell'Eco,
per
quanto
il
nostro
umile
foglio
sia
più
avvezzo
ad
ospitare
argomenti
più
leggeri.
Ma
noi
siamo
L'Eco
di
Roccasecca.
Ed
anche
se
questa
volta
l'Eco
che
giunge
dalla
nostra
terra
non
ci piace non possiamo ignorarlo.
Ferdi
La fine di un mito (Ferdinando) pag. 2/2
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Fiaccolata di solidarietà per le maestranze dell’Ideal Standard (foto Domenico Fresilli)