Nicola Di Bari versione beatCaterina Caselli in Incubo n. 4Dopo aver eseguito la celebre Poesia con impeccabile giacca e cravatta, si sposta in un negozio dove annuncia di volersi vestire Beat e Sprint, si arrotola una cravatta intorno al collo e canta una marcetta anti-capelloni (per quale motivo? Boh!) che comincia così “ Signori capelloni questa serenata voglio a voi cantar smettete la polemica e fate qualche cosa per favor ” e finisce ancora peggio: “ smettiamo di seguire quelle impronte che non sono adatte a noi tagliatevi i capelli e da seguaci diverrete primi voi ”. Un testo che forse vuol essere ironico ma sa di reazionario più che mai. Don Backy “beat” canta SerenataInfine, vestito in una giacca tra mètre del Grand Hotel e ussaro canta L’immensità che dava il titolo al film. Abbraccio finale con la bella fidanzata ed arriva la parola “Fine” e… titoli di coda. Ma non è finita lì! Incredibilmente, in fondo ai titoli si … ricomincia! Infatti una voce fuori campo ci avvisa che “hanno cantato” e vengono presentati circa 20 secondi per ciascuna canzone passata nel film, compreso Nicola Di Bari!
Infine appare, finalmente, la chiusura reale.Questo l’elenco completo delle canzoni del film:L'immensità, Poesia e Serenata, eseguite da Don BackyChiamatela così eseguita dai Rob’sUna come lei e L’uomo in cenere eseguite dai Motowns (il cantante, Lally Stott, ebbe poi una discreta carriera solista e morì nel 1977 in un incidente stradale) Giramondo e Se mai ti parlassero di me eseguite da Nicola Di BariÈ finita l'allegria, eseguita da Paolo RugoloQui e là , eseguita da Patty PravoSono bugiarda e Incubo n. 4 eseguite da Caterina CaselliPrendi fra le mani la testa (di Mogol e Battisti, eseguita dal compianto Riki MaiocchiTu più lui eseguita dai Gallinacci, gruppo fittizio, con orchestrali travestiti da capelloni; il brano fu registrato dai Sagittari. Probabilmente qui si fa ironico riferimento alla presentazione degli Yardbirds a Sanremo 1967 in cui Mike Bongiorno li apostrofò come Gallinacci.La bella Giunj MarcheseUna nota a parte merita il manifesto originale del film, dove stranamente accanto a Don Backy non appare la co-protagonista Giunj Marchesi (possiamo pensare che non essendo molto nota al pubblico si sia preferito puntare su Casco d’oro che viveva il suo momento di celebrità) bensì Caterina Caselli, che tutto sommato nel film svolge un ruolo non particolarmente lungo.Aggiungiamo che per l’occasione fu scelto un disegno anziché una foto e il corpo della simpatica cantante di Sassuolo ne appare visibilmente modificato! Credo che la stessa Casco d’Oro sarebbe d’accordo nel giudicare quella bionda tutte curve in minigonna ben lontana dal suo fisico ancora acerbo dell’epoca.Tra l’altro, ma non so a chi possa interessare, il sottoscritto possiede il manifesto originale in questione, enorme, trovato a quattro soldi in un mercatino. Abbastanza rovinato sulle parti piegate, integro per il resto. Un giorno magari lo vedrete appeso su qualche parete a Roccasecca!Se proprio volete vedere il film, ogni tanto lo passa Canale 66 Capri Television, oppure lo trovate su youtube. Sapete quello che vi aspetta…Buona visione a tutti.Il Direttorio