L’Eco di Roccasecca - Anno 22 - n-ro 103
Dato   a   Dylan   ciò   che   è   di   Dylan,   passiamo   al   brano   che   ha   un   posto   di   rilievo nella   storia   delle   canzoni   di   protesta,   registrata   a   metà   maggio   1970,   una settimana   dopo   gli   incidenti   tra   manifestanti   e   Polizia   nei   pressi   della   Kent State    University    in    Ohio    che    costarono    la    vita    a    quattro    studenti. Impressionati   dalle   foto   pubblicate   da   Life   Magazine,   Neil   Young,   David Crosby,   Stephen   Stills   e   Graham   Nash   decisero   di   registrare   e   pubblicare   il prima   possibile   un   brano   dedicato   al   tragico   evento.   Il   45   giri   uscì   a   Giugno ’70   e   resta,   ad   oggi,   una   delle   canzoni   più   “forti”   tra   tutte   quelle   definite genericamente   di   protesta.   Nelle   note   inserite   nel   disco   antologico   Decade , Neil   Young   scrisse   che   “   i   disordini   alla   Kent   State   University   erano   stati probabilmente    la    più    grande    lezione    mai    appresa    in    un    luogo    di apprendimento   americano    ",   e   ricordò   che   " David   Crosby    pianse   quando   la registrazione   fu   terminata ".   Inoltre,   nella   dissolvenza   finale   della   canzone   si può   sentire   Crosby   urlare   " Quattro,   perché?   Perché   sono   dovuti   morire?"    e "Quanti altri ancora?" .
La    canzone    fu    bandita    presto    dalle    radio,    come    era    prevedibile,    ma
esattamente   40   anni   dopo   fu   proclamata   dal   Guardian   come   il   "più   grande
disco di protesta" e "l'apice di un genere tipico degli anni '60”. OHIO Soldatini di piombo e Nixon che arrivano Finalmente siamo soli Quest'estate sento i tamburi Quattro morti in Ohio. Dobbiamo andare fino in fondo I soldati ci stanno abbattendo a fucilate Bisognava farlo già da tempo Che diresti se tu la conoscessi E la trovassi morta per terra Come reagirai quando lo saprai? Altro   pezzo   forte   di   quegli   anni   fu   Fortunate   Son   dei   Creedence   Clearwater Revival,        band    americana    capace    di    coniugare    brani    dal    successo interplanetario,    sempre    ai    primi    posti    delle    classifiche    mondiali    con    un impegno   importante   e   testi   mai   banali,   basti   pensare   a   Bad   Moon   Rising, Have You Seen The Rain, Who’ll stop The Rain e tante altre. Fortunate Son  (Figlio fortunato) 1969 Certa gente è nata per sventolare la bandiera Oh, sono rossi, bianchi e blu E quando la banda suona "Hail to the Chief" Ooh, puntano il cannone contro di te... oh Dio! Non io, non io, Io non sono un figlio di un senatore, no Certa gente è nata con un cucchiaio d’argento in mano Dio, non si fanno mancare nulla Ma quando l’uomo delle tasse bussa alla loro porta Dio, la loro casa sembra una svendita di roba usata Non io, non io, Io non sono un figlio di un senatore, no Certa gente è nata con occhi che luccicano di stelle (riferimento alla bandiera USA) E ti spedisce giù in guerra, oh Dio E quando chiedi "Quanto dovremmo dare?" La risposta è solo "di più, di più, di più, di più" Non io, non io, Io non sono un figlio di un milionario, no Non io, non io, io non sono uno fortunato, no Non io, non io, io non sono figlio dell'esercito, no Non io, non io, io non sono un figlio fortunato, no     
Le canzoni di protesta degli anni ’60                  (parte seconda - CSNY - Creedence)
Il singolo Ohio, giugno 1970
5