Le canzoni di protesta degli anni ’60 (parte quarta - The Byrds - Jefferson Arplane)Un gruppo molto celebre negli USA, soprattutto per le innumerevoli "covers" di brani di Bob Dylan, personaggio a cui erano legatissimi, è quello dei Byrds. Non a caso il loro primo album fu intitolato "Mr Tambourine Man". Non sono passati alla storia come un gruppo particolarmente impegnato, anche se l’aver legato il loro nome ad un film-cult come "Easy Rider" li ha fatti entrare nelle simpatie di innumerevoli appassionati della cultura musicale di quegli anni. Noi abbiamo scelto una canzone (non scritta da loro, che musicarono una poesia di Hikmet) che riporta a galla il discorso sulla "atomica", dal disco "Fifth Dimension".I come and stay at every door (Vado di porta in porta) 1966Vado di porta in portaMa nessuno sente la mia preghiera silenziosaBusso ma resto invisibilePerché sono morto, perché sono mortoHo solo sette anni, sebbene sia mortoA Hiroshima molto tempo faHo sette anni adesso, come alloraQuando i bimbi muoiono non cresconoI miei capelli furono bruciati da un turbine di fiammeI miei occhi crebbero deboli e diventarono ciechiVenne la morte e le mie ossa tornarono polvereDispersa nel ventoNon ho bisogno di frutta, né di risoNon ho bisogno di dolci, né di paneNon chiedo niente per mePerché sono morto, perché sono mortoTutto quello che chiedo è che per la paceVoi combattiate oggi, combattiate oggiCosicché i bambini di questo mondoPossano vivere crescere ridere e giocareI Jefferson Airplane della cantante Grace Slick e del chitarrista Jorma Kaukonen pubblicarono, nei primi anni della loro lunghissima carriera, una serie di album molto duri, acidi, psichedelici e con testi strettamente legati a quanto succedeva nelle strade e nelle università. Essi furono indubbiamente un gruppo molto gradito al "movimento", sempre in prima fila nei mega raduni dell’epoca, dal concerto-manifestazione del Fillmore a sostegno degli studenti di Berkeley alla "Tre giorni di pace, amore e musica" di Woodstock, ed hanno goduto di ampia considerazione tra i giovani. I loro testi non lasciavano molto spazio all’ immaginazione, colpendo diritti nel bersaglio. Una canzone come Mau Mau Amerikon(1970), pubblicata a nome Jefferson Starship, che pubblichiamo solo in parte, è uno sferzante atto d’accusa contro l’allora Presidente degli USA, Richard (Dick) Nixon, chiamato direttamente in causa:Ehi! DickQualunque cosa tu pensi di noi è completamente irrilevanteSia per noi che per teNoi siamo il presente, noi siamo il futuroTu sei il passatoPaga quel che devi e vattene!Perché noi non siamo come eri tuQuando eri molto giovaneNoi siamo qualcosa di nuovoNon sappiamo esattamente cosaMa non ci importa granché saperloSemplicemente siamo così e dobbiamo farloI due brani che seguono, che si trovavano entrambi sul celebre "Volunteers" (1969), furono eseguiti per anni nei loro concertiWe can be together(Noi possiamo essere uniti) 1969Possiamo essere uniti, tu ed ioDovremmo essere uniti, tu ed ioNoi siamo tutti fuorilegge agli occhi dell’AmericaPer sopravvivereNoi rubiamo, imbrogliamo, inganniamo, falsifichiamo, nascondiamo e traffichiamoNoi siamo osceni, senzalegge, orrendi, pericolosi, sporchi, violenti e … giovaniMa dovremmo essere unitiVenite voi tutti, gente che state intornoLa nostra vita è troppo bella per lasciarla morireE noi possiamo essere unitiTutte le vostre proprietà privateSono un bersaglio per i vostri nemiciE i vostri nemici siamo noiNoi siamo le forze del caos e dell’anarchiaTutto ciò di male che dicono di noi, noi lo siamoE siamo molto orgogliosi di noi stessiSu contro i muri, su contro i muriAbbattiamo i muri, abbattiamo i muriVenite adesso insiemeCominciamo insieme, tutti unitiDovremmo essere uniti,Dovremmo essere uniti, amico mioNoi possiamo essere unitiE lo saremo!Noi dobbiamo cominciare qui ed oraUn nuovo continente di terra e di fuocoDistruggiamo le paretiAndiamo adesso sempre più in altoAbbattiamo i muri, abbattiamo i muriPerché non tentare?Volunteers (Volontari) 1969Guardate cosa sta succedendo nelle stradeE’ la rivoluzione, facciamo la rivoluzione!Hey, sto ballando nelle stradeE’ la rivoluzione, dobbiamo fare la rivoluzione!Non è straordinaria tutta la gente che incontro?E’ la rivoluzione, dobbiamo fare la rivoluzione!Una generazione è invecchiataUna generazione ha trovato la sua animaQuesta generazione non ha mete da raggiungereRaccogliete il grido!Hey, è venuto il momento per voi e per meE’ la rivoluzione, dobbiamo fare la rivoluzione!Su, venite! Stiamo marciando verso il mareE’ la rivoluzione, dobbiamo fare la rivoluzione!Chi vi spazzerà via?Saremo noi! E chi siamo noi?Siamo i volontari d’AmericaI volontari d’America! I volontari d’America!