Pubblicità negli Stati Uniti degli anni ‘50

Nei numeri scorsi ci siamo occupati spesso di inserti pubblicitari particolarmente curiosi tratti dalle riviste italiane degli anni ‘30 e ‘40. Questa volta dedichiamo due pagine alle pubblicità più caratteristiche apparse negli Stati Uniti nel periodo d’oro degli anni ‘50. Erano gli anni in cui il benessere raggiunto da una larga parte della popolazione invitava le grandi case a investire in modo massiccio in campagne pubblicitarie che stimolavano l’acquisto sia di beni durevoli (automobili, elettrodomestici,etc.) che di beni più futili come gelati, sigarette ed altro.

 

 

 

Cominciamo con quello stupendo televisore che potete ammirare sotto il titolo, che ricorda uno di quegli specchi da toletta che possono essere orientati a seconda delle esigenze. Lo schermo sembra essere del tutto staccato dalla parte sottostante in legno con le manopole ridotte all’osso. Il modello è un Predicta del 1958.

 

Passiamo ora ad una delle invenzioni più spettacolari nel campo dei generi alimentari, ed in particolare dei gelati: il ghiacciolo a due manici, probabilmente suggerito da qualche parto gemellare di troppo avvenuto nel primo dopoguerra. O forse si pensava a sorreggere il ghiacciolo con entrambe le mani per essere sicuri che il bimbetto di turno non lo facesse cadere. Certamente tutte le supposizioni sono buone, ed anzi, se voi ne sapeste qualcosa di più, vi preghiamo di scriverci facendoci avere i vostri suggerimenti o le vostre conoscenze in merito. Il gelato era chiaramente indirizzato ai ragazzi assetati e sudati dopo la classica partita di baseball, come il guantone caratterizza.
 

 

Il terzo inserto pubblicitario riguarda uno dei personaggi più famosi degli Stati Uniti negli ultimi decenni, nientedimeno che il Presidente Ronald Reagan, di cui già conoscevamo il passato di attore di film in bianco e nero. Ebbene, il già maturo Ronnie si era anche disimpegnato in una campagna pubblicitaria per i colletti da camicia che "non facevano mai una grinza!", anche se li torcevi e li tiravi da tutte le parti. Ovviamente non si riferiva anche alla sua faccia, che in quanto a grinze....

 

 

Procediamo con questa scorribanda dedicando ampio spazio ad uno degli oggetti di culto degli anni ‘50: l’automobile americana, quella grande, anzi grandis-sima, con le ali sul retro, e dai colori sgargianti. Nel 1958 fu presentata la pubblicità sottostante, in cui si vedeva una di queste automobili addirittura in volo, con i pianeti sullo sfondo

 

 

 

Le automobili europee erano considerate troppo misere, anche se la Ford nel 1959 pensò di proporre una utilitaria di tipo europeo (della British Ford), che incontrò un discreto successo in coloro i quali si erano stancati delle dimensioni esagerate delle macchine americane, e che ricorda molto da vicino la nostra mitica "1100" (a lato).

 

La parte del leone, comunque, la facevano senz’altro le automobili di prestigio, come la Cadillac e la Oldsmobile (raffigurate nella colonna accanto), vero e proprio status symbol, classica icona della società consumistica americana, che presto sarebbe stata importata (purtroppo!) anche in Europa.

 

 

 

L’ultima immagine è dedicata ad una antesignana delle odierne station wagon, creata nel 1950 dalla Willys Company, che in tempo di guerra aveva costruito famose jeep e che aveva pensato bene di riconvertirsi in ambito civile. E presto anche da noi sarebbero arrivate le familiari"

 

 

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